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Stile di vita sano

Alcol e colesterolo: le quantità giuste per non eccedere

Esploriamo insieme la relazione tra alcol e colesterolo: quali sono i livelli a cui fare attenzione per un consumo consapevole che non metta a rischio la nostra salute.

10 / 04 / 20256 min
Alcol e colesterolo

Il legame tra il consumo di alcol e la salute è una questione che suscita ancora oggi un acceso dibattito, in Italia e nell’intera Unione Europea. 

Alcuni studi hanno suggerito che un consumo moderato di vino rosso possa persino apportare benefici alla salute del cuore, in particolare per i livelli di colesterolo HDL. 

Tuttavia, è fondamentale considerare che, dal punto di vista scientifico, non esiste una dose di alcol completamente sicura: anche in piccole quantità, esso può avere effetti negativi sull’organismo.

Per questo motivo, occorre avere sempre buon senso nel consumo di bevande alcoliche, bilanciando la gratificazione momentanea con la necessità di proteggere la propria salute cardiovascolare nel lungo periodo. 

L’alcol fa alzare il colesterolo?

Il consumo eccessivo di alcol aumenta i livelli di trigliceridi nel sangue, e, di conseguenza, può contribuire all’aumento del colesterolo LDL. 

Quest’ultimo si deposita sulle pareti delle arterie ed è associato a un maggior rischio di malattie cardiovascolari, come l'aterosclerosi

D’altro canto, l’assunzione contenuta di vino rosso sembra essere associata a un lieve aumento del colesterolo HDL, noto per il suo effetto protettivo sulle arterie. 

Questi benefici però derivano più dai polifenoli e dagli antiossidanti presenti nel vino, piuttosto che dall'alcol stesso, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) evidenzia che l'alcol è potenzialmente dannoso in qualsiasi quantità

Come l’alcol influisce sul colesterolo?

Come l alcol influenza il colesterolo

La modalità con cui l’alcol influenza i livelli di colesterolo dipende da diversi fattori, in primis dalla quantità assunta e dalla tipologia di bevanda alcolica. 

Cosa bevi normalmente? Con quale frequenza?

Occorre, quindi, distinguere tra vinobirra e superalcolici.

Vino rosso

Simbolo di convivialità e brindisi in compagnia, secondo alcuni studi sembrerebbe essere in grado di innalzare i livelli di colesterolo HDL. Il merito è del resveratrolo, uno dei polifenoli di cui è ricco il vino rosso. 

Al contrario, il vino bianco ne contiene solo minime tracce per il ridotto contatto con le bucce dell’uva durante la sua produzione. 

L’effetto protettivo del resveratrolo è stato confermato anche da studi epidemiologici e test clinici, che hanno sottolineato come il consumo di 150 ml per le donne e 300 ml per gli uomini di vino rosso possa contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. 

Sono quantità massime da non superare, poiché l'eccesso annulla i benefici e introduce molteplici rischi per la salute.

Birra

A differenza del vino rosso, la birra non può vantare l’effetto benefico dato dal resveratrolo e gli aspetti negativi sono superiori alla controparte positiva.

Chi consuma abitualmente e in grandi quantità tale bevanda, lamenta spesso gonfiore addominale e aumento del grasso addominale. 

Quindi la birra fa ingrassareIn un contesto di dieta sbilanciata e sedentarietà, sì. 

Due birre medie da 330 ml apportano 300-400 kcal extra, che vanno a sommarsi alle restanti calorie giornaliere. 

Superare il proprio fabbisogno calorico è molto più semplice di quanto pensi e, se succede spesso, il peso aumenta.

Superalcolici

Protagonisti indiscussi di film e serie tv, superalcolici come vodka, whisky e rum nella realtà sono da limitare o, direttamente, eliminare, vista la loro natura “addictive”. 

Tradotto in italiano, significa che l’alta gradazione alcolica influenza il sistema nervoso centrale (SNC) e innesca facilmente una condizione di dipendenza

Anche per tale motivo, il loro consumo smodato non solo influenza negativamente i livelli di colesterolo, ma è anche strettamente collegato a un rischio maggiore di sviluppare malattie epatiche e metaboliche. 

La moderazione come chiave di un consumo equilibrato

Le raccomandazioni attuali derivano da studi epidemiologici e ricerche che fanno riferimento ad un massimo giornaliero di 1 bicchiere di vino per le donne e 2 per gli uomini

Superare queste soglie non solo annulla i potenziali benefici, ma introduce un rischio significativo per la salute cardiovascolare e metabolica. 

La prudenza, infatti, non solo previene l’aumento del colesterolo LDL e dei trigliceridi, ma garantisce che il fegato possa continuare a svolgere il suo ruolo primario nella regolazione dei lipidi. 

Un discorso a parte, invece, meritano i superalcolici: essi non offrono alcun beneficio e presentano un elevato potenziale di dipendenza. 

Se in passato hai riscontrato un desiderio incontrollabile di alcol o la necessità di aumentare le dosi per ritrovare una serenità apparente, non esitare a chiedere aiuto.

Ogni volta che consumi alcol, fermati a riflettere se è davvero ciò che vuoi.

È una questione di convenzione sociale o provi davvero piacere a sorseggiare quella bevanda alcolica?

Se sei un amante del vino rosso, prediligi la qualità sulla quantità, come investimento per la tua salute e per mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo. 

Preoccupati che l’assunzione di alcol resti moderata e all’interno di uno stile di vita attivo, per non incorrere in effetti negativi. 

L’equilibrio è il segreto per non rinunciare al brindisi in compagnia o al bicchiere che accompagna un pasto speciale, senza mettere a repentaglio il tuo benessere generale.

Piccole azioni concrete e un mindset consapevole sono investimenti per ridurre il colesterolo LDL, i trigliceridi e il rischio di sviluppare problemi epatici e cardiaci.

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